Leopardo fulvo by Giuseppe Castiglione - 18th century - 247.5 × 163.7 cm Leopardo fulvo by Giuseppe Castiglione - 18th century - 247.5 × 163.7 cm

Leopardo fulvo

Pergamena da appendere, inchiostro e colori su carta • 247.5 × 163.7 cm
  • Giuseppe Castiglione - 19 luglio 1688 - 17 luglio 1766 Giuseppe Castiglione 18th century

Oggi è il Capodanno cinese! Quest’anno sarà l’anno del cane secondo lo zodiaco cinese. Oggi quindi osserviamo il magnifico cane dipinto quasi 300 anni fa dal gesuita missionario italiano in Cina, Giuseppe Castiglione.

Nato a Milano, Giuseppe Castiglione (1688-1766) raggiunse Pechino come fratello laico e missionario su un veliero nel 1715 quando aveva 27 anni. È interessante notare che a quel tempo la Cina era governata da un regime non cinese, i Manciù della dinastia Qing. I membri dell’ordine gesuita erano accolti dal governo mancese e spesso impiegati come artisti o meccanici al servizio della corte imperiale. Castiglione spiccò tra i molti pittori gesuiti per il suo stile eclettico che fondeva tecniche artistiche occidentali con temi culturali cinesi. Di conseguenza, fu eccezionalmente favorito per oltre mezzo secolo da tre imperatori consecutivi, da Kangxi a Qianlong. Mentre si trovava in Cina, Castiglione adottò perfino un nome cinese, Lang Shining 郎世寧, che divenne in seguito quello con cui viene ricordato nella storia dell’arte cinese. Nel 1766, all’età di settantotto anni, Castiglione morì a Pechino, il suo necrologio scritto personalmente dall’imperatore, e senza mai ritornare al suo paese d’origine.

Leopardo Fulvo è uno dei dieci dipinti dalla serie di dieci fini segugi commissionati dall’imperatore Qianlong nel 1747. Ognuno dei dieci cani dipinti in questa serie veniva presentato da un ufficiale imperiale all’imperatore come tributo. Pertanto, le iscrizioni sul dipinto (in alto a destra) indicavano sia la razza dl cane che il nome del donatore, rispettivamente in tre lingue: cinese, mancese e mongolo (da destra verso sinistra). Basandosi sull’analisi delle pennellate, alcuni storici d’arte suppongono che forse Castiglione dipinse soltanto il cane dalle sembianze squisitamente realistiche, mentre il resto fu eseguito da pittori di corte nativi cinesi. La principale teoria che supporta quest’ipotesi è il fatto che tutti i soggetti dell’immagine, dagli alberi agli uccelli ai fiori, sono dipinti troppo rozzamente, cosa estremamente improbabile tenuto conto del tocco meticoloso di Castiglione, ma corrispondente al metodo a mano libera della pittura tradizionale cinese. Non sappiamo cosa accadde realmente, ma Castiglione eseguì un lavoro magnifico ritraendo un curioso segugio regale assorto nell’osservare l’amico uccellino.

Soprattutto, con questo dipinto adorabile, vi auguriamo felicità e amicizia (come questo leopardo fulvo dallo sguardo gentile) per l’anno nuovo – l’anno del cane.

Wei Li

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