Findelkind

Gabriel von Max (1840 - 1915) è stato un pittore austriaco che iniziò i suoi studi all'Accademia di Belle Arti di Praga, dove frequentò corsi di parapsicologia, darwinismo e filosofie orientali. In seguito, dal 1863 al 1867, studiò pittura all'Accademia di Monaco sotto la supervisione di Karl Theodor von Piloty.

Spinto dalla sua passione per il Darwinismo, von Max ebbe nella propria abitazione fuori Monaco un serraglio di scimmie che facevano parte della sua famiglia, e che furono spesso il soggetto principale di molti dei suoi dipinti. Altri temi ricorrenti nelle opere dell'artista sono l'amore, la religione, la morte e l'aldilà.

In quest'opera intitolata Findelkind (Trovatello), von Max abbandona l'interesse per i primati e si concentra sulla relazione tutta umana fra un neonato e una suora. La parola findelkind significa "bambino abbandonato" o "trovatatello", e si riferisce comunemente ad un bambino dato via dalla madre subito dopo il parto. In questo dipinto il pittore si discosta dalla tavolozza di colori scuri caratteristica della scuola di von Piloty, e ne adotta una più tenue, luminosa e meno varia. Il risultato è questa bellissima scena nella quale un bimbo abbandonato si stringe ad una suora che cerca di procurargli un po' di conforto: un'immagine che esalta i temi dell'amore e della religione tipici di von Max.

- Heidi Werber

P.S. Il piccolo neonato in questo dipinto è dolce e fragile... Qui potete vedere altri teneri bambini nella storia dell'arte, da Rubens a Cassatt. <3