Composizione B (no. II) con Rosso by Piet Mondrian - 1935 - 80.3 cm × 63.3 cm Tate Modern Composizione B (no. II) con Rosso by Piet Mondrian - 1935 - 80.3 cm × 63.3 cm Tate Modern

Composizione B (no. II) con Rosso

olio su tela • 80.3 cm × 63.3 cm
  • Piet Mondrian - 7 Marzo 1872 - 1 Febbraio 1944 Piet Mondrian 1935

Piet Mondrian arrivò al suo stile maturo di "pura" astrazione intorno al 1920, mentre viveva a Parigi. Evitò tutti i riferimenti alla natura e si limitò a quadrati o rettangoli di colori primari, disposti in campi bianchi e delimitati da linee rette intersecanti. Le sue tele esprimevano, credeva, i principi dell' "equivalenza plastica", o ciò che chiamava "neoplasticismo". Con piani di bilanciamento del colore primario piani di non colore (bianco, grigio o nero) e linee verticali contrapposte a linee orizzontali, ed entrambi che agiscono per definire i piani, le sue opere si sono incarnate, pensava, principi di equilibrio e armonia. Vide le sue tele accuratamente composte come microcosmi, o emblemi, di un perfetto equilibrio nell'arte e in tutte le sfere della vita, e sperava che i principi "neoplastici" sarebbero alla base di una futura società ideale. Nelle opere successive di Mondrian, come Composizione B con Rosso, le linee non indicavano più semplicemente i confini dei piani colorati. Invece hanno attraversato la lunghezza e l'ampiezza delle tele e sono diventati gli elementi più attivi nelle composizioni. L'incrocio dinamico delle linee ha impedito ai piani colorati di essere visti come entità statiche, mentre gli intervalli disuguali tra le linee hanno creato un ritmo visivo.