Rembrandt van Rijn
Nella poesia classica, Ganimede è descritto come un bellissimo giovane molto amato dagli dei come coppiere nei banchetti. Giove stesso s’innamorò del ragazzo e, dopo essersi trasformato in aquila, lo rapì dalle pianure troiane. Il dipinto è stato interpretato in diversi modi: gli umanisti ne videro l’anima pura di un fanciullo amata dagli dei attraverso la figura di un Ganimede bambino, mentre il motivo della minzione s’ipotizzò enfatizzare la seconda natura di Ganimede come segno zodiacale, l’acquario, il portatore d’acqua, che incitava alla crescita tutta la vegetazione, mentre altre teorie si concentrano soltanto sulle ciliegie. Comunque, secondo me il dipinto è abbastanza divertente. Ganimede non sembra gradire la situazione generale, ma il modo in cui Rembrandt lo presenta mi fa ridere.
Da oltre tre anni, stiamo recapitando arte a più di 250.000 utenti ogni giorno. Adesso chiediamo il vostro aiuto – vogliamo creare una nuova versione di DailyArt con nuove caratteristiche e più contenuti, ma abbiamo bisogno di 15.000 dollari per realizzarlo. Su questo sito web troverete più dettagli per poter fare una donazione: http://support.getdailyart.com. Grazie!