Il bagno by Pierre Bonnard - 1908 - 119 x 79 cm Musée d'Orsay Il bagno by Pierre Bonnard - 1908 - 119 x 79 cm Musée d'Orsay

Il bagno

Olio su tela • 119 x 79 cm
  • Pierre Bonnard - 3 ottobre 1867 - 23 gennaio 1947 Pierre Bonnard 1908

Il motivo di una donna nel suo bagno, una scusa per dipingere un nudo, era ancora molto comune nel XX secolo. Come Degas aveva fatto prima di lui con i suoi lavori a pastello, Bonnard scelse una composizione sofisticata per rappresentare la sua moderna Suzanne sorpresa nel suo bagno, incarnata da Marthe, la sua compagna e unica modella, la quale si mostra simultaneamente da dietro e frontalmente grazie al riflesso dello specchio. Questo accessorio permette al pittore di giocare sull'inquadratura del corpo mostrato in una visuale a tre quarti e tagliato a metà verticalmente dallo specchio. Per accentuare la mancanza di riferimenti spaziali, egli moltiplica le superfici colorate: mura coperte da carta da parati, porte e aperture. L'occhio dell'osservatore è in questo modo catturato in questo angusto mondo claustrofobico i cui limiti sono esclusi attraverso il gioco di riflessi e schermi articolati nel mezzo dei quali si erge la donna nuda. L'importanza dello scenario e la presenza di elementi troncati o distorti, come il tavolo d'occasione sul quale il dipinto è posizionato, spinge il quadro verso un'astrazione decorativa caratteristica di questo periodo della carriera di Bonnard. Vivendo per la maggior parte dell'anno nella sua casa a Le Cannet, sulla Costa Azzurra, egli si sforzò di catturare la luce del Sud della Francia attraverso chiazze perlacee di colore che rendevano le forme indistinte. Lontano dal realismo fotografico, questo nudo, colto in piena luce, emana bellezza, sensualità e completezza. Tuttavia, ritoccato dall'artista tra il 1914 e il 1921, il dipinto fu eseguito durante un periodo di dubbio e ricerca spirituale. Dopo l'onda cubista a Parigi, Bonnard volle tornare ai principi fondamentali della pittura e a concentrarsi sul disegno, l'espressione di volumi e masse e al bilanciamento delle forme senza dimenticare la dimensione emotiva dei colori.