Claude Monet
In varie fasi della sua vita, Monet passò spesso del tempo sulla costa della Normandia, uno dei suoi soggetti favoriti. Uno di questi luoghi affettuosamente frequentati fu Etretat, un villaggio di pescatori e una località per i fine settimana situata vicino a Le Havre. Abitualmente dipingeva sulla riva, con una voglia d’avventura nello scoprire irraggiungibili tratti di costa verso ovest. Usciva di casa anche con le più rigide condizioni, catturando il paesaggio, il movimento delle imbarcazioni oppure i pescherecci di arringhe tirati su per la spiaggia sassosa. Vediamo quest’ultimi leggermente dall’alto e quest’audace prospettiva restringe lo spazio rendendo la composizione più tesa. Per Monet lo scopo fondamentale era suggerire le schiumeggianti onde del mare e le correnti d’aria per le quali utilizzava ampie pennellate.
I dipinti costieri di Monet raffigurano principalmente luoghi desertici, spopolati e nulla fa pensare che a quel tempo Etretat fosse una località balneare famosa. Monet non era interessato agli aneddoti, ma agli effetti delle forme e dei colori. Lo scrittore Guy de Maupassant, anch’egli frequentatore di Etretat che incontrava spesso Monet, disse che il metodo di lavoro del suo amico consisteva nel portarsi cinque o sei tele che scambiava a seconda del mutare della luce. Quando Monet ritornò a casa, a Giverny, a dicembre, si portò circa cinquanta lavori incompiuti che terminò nel suo studio.