Entrata del parco pubblico di Arles by Vincent van Gogh - 1888 - 72,4 × 90,8 cm Entrata del parco pubblico di Arles by Vincent van Gogh - 1888 - 72,4 × 90,8 cm

Entrata del parco pubblico di Arles

olio su tela • 72,4 × 90,8 cm
  • Vincent van Gogh - March 30, 1853 - July 29, 1890 Vincent van Gogh 1888

Van Gogh si trasferì ad Arles, sperando in un rifugio in un momento in cui era malato a causa del bere e del fumare. Arrivò il 21 febbraio 1888 e prese una stanza all'Hôtel-Restaurant Carrel, che idealisticamente si aspettava che assomigliasse a una delle stampe di Hokusai (1760-1849) o Utamaro (1753–1806).

Sembrava si fosse trasferito in città con l'idea di fondare una colonia d'arte utopica. L'artista danese Christian Mourier-Petersen (1858-1945) divenne suo compagno per due mesi, e all'inizio Arles apparve esotica e sporca. In una lettera, lo descrisse come un paese straniero: "Gli Zuavi, i bordelli, le adorabili Arlesiennes che vanno alla loro Prima Comunione, il prete nella sua Cotta, che sembra un rinoceronte pericoloso, la gente che beve l'assenzio, tutte mi appaiono come creature di un altro mondo". Cento anni dopo, Van Gogh fu ricordato dalla 113enne Jeanne Calment - che, come 13enne, stava servendo nel negozio di tessuti di suo zio dove Van Gogh voleva comprare un po' di tela - come "sporco, mal vestito e spiacevole" e "molto brutto, ingrato, scortese, malato". Ricordava anche di avergli venduto delle matite colorate.

Van Gogh era incantato dal paesaggio e dalla luce locali, e le sue opere di questo periodo sono riccamente decorate in giallo, blu oltremare e malva. Le sue rappresentazioni del paesaggio di Arles sono influenzate dalla sua educazione olandese; il patchwork di campi e viali appare piatto e privo di prospettiva, ma eccellono nella loro intensità di colore. La luce vibrante di Arles lo eccitava e il suo nuovo apprezzamento si vede nell'ampiezza e nella portata del suo lavoro.