Caspar David Friedrich
Caspar David Friedrich fu un pittore paesaggista romantico tedesco del XIX secolo, generalmente considerato il più importante artista tedesco della sua generazione. È conosciuto soprattutto per i paesaggi allegorici del suo periodo intermedio, ritraenti tipicamente figure in contemplazione il cui profilo è posizionato contro cieli notturni, brume mattutine, alberi secchi o rovine gotiche. Il suo interesse primario come artista era la contemplazione della natura. La sua opera, spesso simbolica e anticlassica, cerca di trasmettere una risposta soggettiva ed emotiva al mondo naturale.
I dipinti di Friedrich hanno la caratteristica di porre la presenza umana in una prospettiva rimpicciolita rispetto a paesaggi molto estesi. Secondo lo storico dell'arte Christopher John Murray, l'artista avrebbe ridotto le figure a una scala che orienta “lo sguardo dell'osservatore verso la loro dimensione metafisica”. Sia la vita di Friedrich che la sua arte sono state a volte percepite da alcuni come segnate da uno schiacciante senso di solitudine. Gli storici dell'arte e alcuni dei suoi contemporanei produssero queste interpretazioni basandosi sulle perdite che l'artista ebbe nella sua giovinezza e sulla cupezza della sua età adulta, mentre l'aspetto pallido e riservato di Friedrich aiutò a rafforzare l'idea popolare del “taciturno uomo del nord”.
Friedrich soffrì di episodi di depressione nel 1799, 1803–1805, 1813, 1816 e 1824–1826. Ci sono evidenti svolte tematiche nelle opere che produsse durante questi episodi, legate all'emergere di motivi e simboli come avvoltoi, gufi, cimiteri e rovine. Dal 1826 questi motivi divennero una caratteristica permanente delle sue creazioni, mentre il colore da lui usato divenne più scuro e tenue. Nel 1929 Carus scrisse che Friedrich “è circondato da una spessa e tetra nube di incertezza spirituale”. Beh, scusatemi per questa triste storia in una giornata così bella, ma è così affascinante che non ho potuto resistere.