I tetti by Nicolas de Staël - 1952 - 200 x 150 cm I tetti by Nicolas de Staël - 1952 - 200 x 150 cm

I tetti

olio su cartone • 200 x 150 cm
  • Nicolas de Staël - January 5, 1914 - March 16, 1955 Nicolas de Staël 1952

Nicolas de Staël è nato nel 1914 fra l’aristocrazia militare di San Pietroburgo. Per sfuggire alla rivoluzione, la famiglia emigrò in Polonia. Da lì, alla morte dei suoi genitori, il giovane Nicolas venne mandato a vivere con una famiglia russa a Bruxelles. Dieci anni dopo studiò all'Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles e viaggiò lungo l'Europa e il nord Africa dove incontrò la sua prima compagna di vita, Jeannine Guillou. Tra il 1939 e il 1941, de Staël prestò servizio nella Legione straniera francese, tornando prima a Nizza e poi a Parigi, dove visse con Jeannine in grande povertà. Tenne delle mostre nel 1944 e nel 1945, ma il successo arrivò troppo tardi per Jeannine, che morì per malattie causate dalla malnutrizione nel 1946. De Staël poi incontrò e sposò Françoise Chapouton. Nel 1947 i suoi lavori iniziarono ad attirare l'attenzione, prima a Parigi, poi a New York e a Londra. I prezzi delle sue opere aumentarono e ne furono richiesti in maggior numero, ma nonostante questo de Staël si ritirò nell'insonnia, nell'autodistruzione e nella depressione. Da allora ebbe quattro figli e guadagnò una fama internazionale, ma nell'autunno del 1954 si trasferì con la sua famiglia ad Antibes in cerca di riposo e riflessione. Il 16 marzo 1955, in seguito ad un incontro con un critico d'arte sprezzante, si gettò verso la propria morte dalla terrazza del suo studio all’undicesimo piano.

I tetti, conosciuti anche come Cielo o Cielo di Dieppe, iniziato nel 1951 e terminato nel gennaio del 1952, fu una pietra miliare essenziale nel passaggio di Staël a un nuovo modo di lavorare. Sopra una spiaggia di sassi, o "tetti", con la densità e la consistenza dei blocchi delle sue precedenti composizioni, l'orizzonte si apre per diventare un cielo alto e profondo nei toni del grigio e del blu. Dal marzo 1952 in poi, sentendo il bisogno di sintonizzare la sua visione con il mondo reale, Staël dipinse numerosi studi dal vivo usando gli oli. Inizialmente si concentrò sull'area di Parigi, a Gentilly, nella valle di Chevreuse, Mantes-la-Jolie e Fontenay-Mauvoisin, dove visse il collezionista Jean Bauret. Amico solidale, Bauret incoraggiò Staël a "seguire l'esempio delle forme pittoriche della natura". Questi lavori, che si muovono tra l'astrazione e la rappresentazione, riflettono lo sviluppo dell'artista, che presto lo porterà in Normandia e nel sud della Francia alla ricerca di nuove luci.