Misia alla Toletta riflette la profonda collaborazione tra Félix Vallottin e i Nabis (due giorni fa abbiamo presentato un pezzo di Bonnard, non perdertelo!) ed è uno tra i quadri più raffinati dell'artista. La modella, Misia Godebska (1872-1950) era allora la moglie dell'editore parigino Thadée Natanson, che, insieme ai fratelli Alfred e Alexandre, aveva fondato la rivista letteraria La Revue Blanche nel 1891, per la quale collaboravano spesso anche Bonnard, Vuillard e Vallotton. Insieme al marito, Misia giocò un ruolo importante nei circoli artistici parigini verso la fine del XIX secolo: sia come musa (Bonnard, Vuillard, Renoir e Toulouse-Lautrec la vollero come modella), che come “madrina” di artisti, scrittori e compositori. Affascinato dalla personalità energetica ed esuberante di Misia, Vallotton dipinse numerosi suoi ritratti, incluso quello qui presentato, eseguito nell'estate del 1898 nella casa di campagna della coppia a Villeneuve-sur-Yonne. Rappresentata di fronte alla sua toletta, la figura di Misia domina la composizione, le curve del suo corpo e del vestito vanno in contrasto con le linee taglienti che si intersecano sul piano del quadro. L'illuminazione, proveniente da una fonte sconosciuta, crea un forte contrasto di luci e ombre che contribuisce a rendere l'opera originale dal punto di vista dell'inquadratura e dei colori, qui opachi. In questa composizione dove tutto è calcolato al minimo dettaglio, come l'incisione di Vallotton appesa alla parete, Misia alla Toletta non è solo uno dei ritratti intimi più riusciti dell'artista, ma, per merito della modella, è anche una testimonianza di quel periodo.
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