Odalisca/Odalisca by Eugène Durieu / Eugène Delacroix - 1833/1857 collezione privata Odalisca/Odalisca by Eugène Durieu / Eugène Delacroix - 1833/1857 collezione privata

Odalisca/Odalisca

Olio su tela/fotografia •
  • Eugène Durieu / Eugène Delacroix - 1800 - 1874 Eugène Durieu / Eugène Delacroix 1833/1857

Ci sono stati esperimenti nel corso della storia che sarebbero difficili da ripetere oggi. Eccone qui uno del quale molti artisti hanno discusso all’inizio del XIX secolo. È un esperimento che cerca una risposta alla questione della spontaneità, e alla domanda se le fotografie non sembrino sempre un po’ rovinate rispetto agli schizzi. Eugène Delacroix fece circolare una serie di insolite foto: i callotipi (o carte salate) scattati dal suo amico Eugène Durieu. Insolite, perché furono tra le prime foto a raffigurare una persona nuda, “di corporatura sgradevole e forme strane” la descrisse Delacroix. E poi diede ai suoi amici, per confronto, un’altra serie di stampe, questa volta dell’artista rinascimentale Marcantonio Raimondi. La questione posta in essere era forse inerente alla bellezza, ma era anche una questione di opinione: cosa riusciva a rappresentare meglio il corpo umano, l’obiettivo o la mano dell’artista? Le macchine di oggi o l’uomo di una volta? La nudità fotografata poteva reggere il confronto con i corpi idealizzati nella pittura? Oggi possiamo ricreare questo esperimento perché molte delle fotografie scattate da Delacroix e Durieu insieme sono sopravvissute, così come i disegni che Delacroix fece tratti da esse.

Guardiamo prima la foto. Durieu era un amatore. Delacroix allestiva la scena e portava la modella. Durieu eseguiva la parte tecnica. Non era nudità fine a sé stessa, era uno studio accademico e come tale necessitava un titolo accademico per giustificare la nudità. Quella raffigurata non era semplicemente una donna nuda qualsiasi, ma un’odalisca, termine che indicava le schiave degli harem ottomani. Forse noteremo che è coperta, ma per il resto non c’è molto da ammirare col nostro occhio moderno: è bassa, col mento un po’ cadente, i seni irregolari. Tutto contribuisce alla sgradevolezza del XIX secolo. Però la foto era grande e poteva essere riprodotta ancora e ancora e ancora, rimanendo sempre la stessa.

Guardiamo adesso il dipinto a olio che Delacroix ha tratto dalla foto. Anch’esso è intitolato l’Odalisca. Qui la modella è più vestita, il suo corpo leggermente più longilineo. I suoi seni più simmetrici e il viso più snello. L’artista ha trasformato il rozzo studio nell’harem dell’odalisca. Delacroix aveva una visione. Amava le nuove tecnologie e il loro naturalismo, ma riteneva che la rappresentazione così dettagliata fosse un po’ eccessiva. Durieu lo aiutò in questo esperimento. Dopo di loro, molti pittori utilizzarono la fotografia in vari modi. Pittori come Gustave Courbet, Cézanne, Toulouse-Lautrec, G F Watts., Breitner e molti altri.

Tornando all’esperimento, pensate che la donna nella foto sia “di corporatura sgradevole”? Il dipinto è più gradevole da guardare?

- Erik