Doña Juana la pazza by Francisco Pradilla y Ortiz - 1877 - 340 x 500 cm Doña Juana la pazza by Francisco Pradilla y Ortiz - 1877 - 340 x 500 cm

Doña Juana la pazza

Olio su tela • 340 x 500 cm
  • Francisco Pradilla y Ortiz - 24 luglio 1848 - 1 novembre 1921 Francisco Pradilla y Ortiz 1877

Doña Juana, la regina Giovanna I di Castiglia, era la figlia di Ferdinando II e Isabella I, i monarchi cattolici di Spagna. Sposò Filippo I, il quale, però, morì piuttosto rapidamente per via della febbre tifoidea. Dopo avere seguito il feretro del marito in giro per la Spagna per un anno, fu mandata (leggi: rinchiusa) nel convento di Santa Clara a Tordesillas, dove pare soffrì di malattia mentale fino alla sua morte nel 1555. In questo dipinto del 1877 di Francisco Pradilla y Ortiz, Doña Juana la pazza, la regina vedova accompagna la bara del suo defunto marito verso la cappella reale di Granada dove verrà tumulato. È anche visibilmente incinta della loro figlia Catalina d’Austria. Qui vediamo che il suo dolore ha ampiamente superato il punto di non ritorno, e ciò comincia a manifestarsi a livello fisico e comportamentale. Povera Juana: è distrutta, ma i partecipanti al corteo funebre hanno già superato il lutto. La aspettano pazientemente, ma sono annoiati e disinteressati. È completamente da sola e, anche se Pradilla la pone al centro della composizione, rende percepibile il suo isolamento emotivo attraverso le facce dei cortigiani in processione. Questo è il momento in cui diventa “loca” (pazza).

Se consideriamo il carico emotivo che questa donna ha dovuto affrontare fin qui dovremmo riconsiderare l’appellativo di pazza. Stava piangendo un marito infedele che amava ardentemente e che cospirava col padre di lei per impedirle di ascendere al trono. La veridicità del suo dolore è un tributo all’amore che lei provava per quest’uomo e, tenendo ciò a mente, possiamo rivalutare questa pazzia allontanandola proprio come Doña Juana si scrolla di dosso il mantello del decoro per abbandonarsi alla completa umanità.

- Patti Sanders