Sei cachi by Muxi Fachang - XIII secolo - 36,2 × 38,1 cm collezione privata Sei cachi by Muxi Fachang - XIII secolo - 36,2 × 38,1 cm collezione privata

Sei cachi

Inchiostro su carta • 36,2 × 38,1 cm
  • Muxi Fachang - 1210? - 1269? Muxi Fachang XIII secolo

L’anno esatto di produzione di questo dipinto rimane sconosciuto, ma di sicuro esso è opera del monaco buddista zen Muxi Fachang (牧溪法常), vissuto in Cina nel XIII secolo. Egli era conosciuto col soprannome di Muqi.

Per quanto l’arte figurativa cinese fosse in un momento di massimo splendore durante il periodo in cui egli visse, ossia sotto la Dinastia dei Song del Sud (1127-1279), la produzione di Muqi restò ignorata dal grande pubblico dei suoi connazionali. Egli avrà però un grandissimo successo in Giappone, dove sarà considerato un artista molto influente.

Sei cachi è stato dipinto con inchiostro su un rotolo di carta di riso. L’intera composizione è costituita da soli sei cachi allineati in uno spazio vuoto. Le pennellate di Muqi sono estremamente succinte e semplici, non sembrerebbe che egli abbia fatto alcuno sforzo per dipingere: avrebbe potuto farlo anche un bambino! C’è, tuttavia, un lieve contrasto nelle ombre, nella forma e nella disposizione dei sei cachi. Essi sembrano innocenti e allo stesso tempo divertenti, distanti ed allo stesso tempo intriganti. Il dipinto ci fa davvero chiedere a noi stessi quale possa essere il suo messaggio.

In effetti, un dipinto zen come questo non viene prodotto solo per essere guardato, ma anche per far meditare lo spettatore riguardo al suo messaggio. Il buddismo zen è una religione fondata sulla meditazione: così dev’essere anche l’arte che vi si ispira. Il dipinto in sé non ha alcun obiettivo sociale o politico, ma è creato per stimolare o ispirare la meditazione. È interessante pensare che questo dipinto è oggi esposto in un tempio buddista chiamato Daitoku-ji a Kyoto, in Giappone. Riuscite a credere che i monaci ancora oggi guardano quest’opera e meditano su di essa?

- Wei Li