Shmuel Zygielbojm by Pola Dwurnik - 2018 - 116 x 89 cm Shmuel Zygielbojm by Pola Dwurnik - 2018 - 116 x 89 cm

Shmuel Zygielbojm

olio su tela • 116 x 89 cm
  • Pola Dwurnik - 12 gennaio 1979 - - Pola Dwurnik 2018

Shmuel Zygielbojm (1895–1943) fu un attivista politico associato con il partito socialista Bund; dopo il febbraio del 1942, divenne un membro del Consiglio Nazionale del governo polacco in esilio a Londra. Egli informò il mondo del tragico destino degli ebrei polacchi sotto l'occupazione tedesca. Come segno di protesta contro l'indifferenza del mondo per l'Olocausto degli ebrei, si suicidò il 12 maggio 1943. In una lettera al presidente Władysław Raczkiewicz e al generale Władysław Sikorski scrisse:

(…) Non posso né stare in silenzio né vivere quando gli ultimi rimasti del popolo ebraico, che io rappresento, stanno venendo assassinati. I miei compagni nel ghetto di Varsavia sono caduti con le armi nelle mani, in quella che è stata la loro ultima eroica battaglia. Non mi è stata data la possibilità di morire come loro, assieme a loro. (…) Attraverso la mia morte, desidero esprimere la più profonda protesta contro l'inerzia con cui il mondo sta guardando e permettendo la distruzione del popolo ebreo.

La persona ritratta è situata sul confine tra la vita e la morte. Lo sfondo nero è in forte contrasto con il pallido volto dell'uomo. È contemporaneamente impotente rispetto alle sofferenze a cui sta assistendo e pronto a compiere il sacrificio più grande. Dietro Shmuel Zygielbojm si vede una bagliore rosso, proveniente dal ghetto di Varsavia. I tratti dell'uomo esprimono impotenza, ma anche rabbia. È la manifestazione del suo disaccordo, ma è anche un avvertimento per i contemporanei. Il problema dell'indifferenza per il destino dei perseguitati rimane valido tutt'oggi.

Il ritratto di Shmuel Zygielbojm è stato dipinto per la mostra Shmuel Zygielbojm. Non posso tacere né vivere, aperta all'Istituto Storico Ebraico a Varsavia dall'11 maggio al 22 luglio 2018.