La Velata by Raphael Santi - 1512-1515 - 82 x 61 cm La Velata by Raphael Santi - 1512-1515 - 82 x 61 cm

La Velata

olio su tela • 82 x 61 cm
  • Raphael Santi - 1483 - April 6, 1520 Raphael Santi 1512-1515

Probabilmente, in questo giorno del 1483 nasceva Raffaello Sanzio, uno dei più grandi maestri rinascimentali. La sua opera è ammirata per la chiarezza della forma, la grazia della composizione e il raggiungimento visivo dell'ideale neoplatonico della grandezza umana. Raffaello fu enormemente prolifico, gestiva una bottega insolitamente grande e, nonostante la sua morte prematura a soli 37 anni, ha lasciato una importante mole di opere. Molti dei suoi lavori si trovano nel Palazzo Apostolico, in Vaticano, dove gli ambienti affrescati che sono oggi appunto chiamati Logge di Raffaello, rappresentarono il fulcro della sua carriera artistica, nonché sua maggiore opera. Il suo dipinto più conosciuto è La Scuola di Atene, situato nella Stanza della Segnatura. Dopo i primi anni trascorsi a Roma, gran parte del suo lavoro veniva eseguito nella suoi bottega dai suoi apprendisti che si basavano sui disegni realizzati dal maestro, con un notevole abbassamento del livello di qualità. Fu molto influente durante la sua vita, sebbene al di fuori di Roma la sua opera era conosciuta prevalentemente tramite la diffusione in serie, tramite la tecnica dell'incisione.

Ma riguardo a quest'opera: il velo sui capelli, da cui deriva il titolo, indica che la donna è sposata, ma la sua identità precisa è ignota. Secondo Giorgio Vasari, che vide il dipinto nella casa fiorentina del mercante Matteo Botti, l'opera raffigura Margherita Luti, conosciuta come la Fornarina, una donna che Raffaello amò per tutta la sua vita; ma il vestito raffinato ed i gioielli sembrano piuttosto indicare un ritratto, eseguito su commissione, di una giovane nobildonna. Secondo alcune versioni fu proprio l'amore per la Fornarina a portare Raffaello alla morte, ma questa è tutta un'altra storia.

Quello che osserviamo è un ritratto a tre quarti nel quale una delle spalle rimane più indietro dell'altra, enfatizzando così la profondità dello spazio e le modulazioni di luce ed ombra, tecnica, questa, già esplorata precedentemente da Leonardo da Vinci. Lo sfondo scuro evidenzia il tono rosato della carnagione della giovane donna e la luminosità dei suoi indumenti di seta. Il gesto di portare la mano al cuore è forse un'espressione di devozione e amore, ma la posizione dell'altro braccio, che si estende sul davanti è uno stratagemma per portare l'attenzione sul sontuoso tessuto della manica e sul magnifico gioco di luce tra le pieghe. In effetti, ad un'osservazione più attenta, notiamo che è l'abito il vero centro focale del dipinto, realizzato con straordinaria maestria, mentre il viso della donna, che rimane più arretrato e parzialmente in ombra, e soprattutto i penetranti occhi scuri, esprimono i pensieri interiori del soggetto. L'effetto complessivo è allo stesso tempo complesso e straordinario.

Buon lunedì a tutti!

P.S. Leggete qui di più su Raffaello, il principe della pittura rinascimentale!