Il nome della ragazza in questo dipinto è Eugenia. Non è come tutte le altre fanciulle famose della storia dell'arte: non sorride, non seduce l'osservatore, non è ricca né nobile, sebbene il suo abbigliamento possa suggerire il contrario. Fu ritratta perché le persone attorno a lei la consideravano un mostro.
Presso le corti della nobiltà spagnola, la fascinazione per le stranezze del mondo naturale tipica del sedicesimo secolo si protrasse fino al diciassettesimo, e si manifestava, tra le altre cose, nell'interesse per le persone che avevano qualche anomalia fisica o mentale. Queste persone erano impiegate per il divertimento dei potenti, e venivano anche frequentemente rappresentate in pittura. Due opere di Juan Carreño de Miranda sono un perfetto esempio di questa fascinazione, ed una testimonianza dei diversi ruoli che i dipinti hanno avuto nelle epoche precedenti. Entrambi raffigurano una bambina di sei anni, chiamata la monstrua, la cui taglia straordinaria (pesava quasi 70 chili) aveva fatto sensazione a Madrid, quando vi fu portata nel 1680. Si pensa che la sua obesità fosse causata da un disordine ormonale, come la sindrome di Cushing o l'ipercorticismo. Dei due dipinti, uno la raffigura vestita, mentre nell'altro è nuda.
In questi ritratti la deformità è presentata in una maniera che oggi definiremmo crudele, ma che era pienamente consona rispetto ai costumi dell'epoca riguardo le differenze. Non solo stiamo guardando l'immagine di una bambina esibita come un reperto naturalistico, sia vestita che nuda (cosa ancora più notevole se consideriamo l'atteggiamento del tutto repressivo nei confronti di tutto ciò che concerneva il nudo femminile all'epoca), ma stiamo anche assistendo a un gioco di travestimenti, molto in linea con il gusto di quel tempo: nella sua nudità che ne espone la corpulenza, e con l'uva in mano, si trasforma in Bacco; vestita, il suo lussuoso abito scarlatto crea un voluto contrasto con la sua forma fisica, rendendo il ritratto svestito ancora più esplicito.
P.S. Esistono molti temi controversi nella storia dell'arte, e l'atteggiamento generale verso alcuni fenomeni è fortunatamente cambiato nel corso del tempo. Leggete qui riguardo i nuovi modi di interpretare Medusa nell'arte, specialmente alla luce del movimento #MeToo.