Figlio e figlia offrono il bouquet di Amon a Ipuy by Unknown Artist - 1250 a.C. ca. Figlio e figlia offrono il bouquet di Amon a Ipuy by Unknown Artist - 1250 a.C. ca.

Figlio e figlia offrono il bouquet di Amon a Ipuy

Pittura murale •
  • Unknown Artist Unknown Artist 1250 a.C. ca.

Gli antichi egizi veneravano tutti i tipi di gatto. Dal servalo al possente leone, i felini erano visti come delle forze dall'incredibile potere sia apotropaico che distruttivo. Inoltre, erano generalmente considerati un simbolo del sole, e dunque associati a Ra e all'Occhio di Ra. Secondo la mitologia egizia, si pensava che molte divinità assumessero differenti sembianze feline, a partire dallo stesso possente Ra, fino alle divinità inferiori, come Shesmetet o Mafdet. I gatti erano così apprezzati che chi nuoceva intenzionalmente a queste creature veniva condannato a morte.

Tutti sappiamo che i gatti sono degli eccellenti cacciatori, dunque non stupisce che fossero tanto preziosi: proteggevano da roditori, topi e serpenti indesiderati. Si può inoltre notare, dalle raffigurazioni egizie di questi animali, che nel corso del tempo essi vennero addomesticati. Si possono trovare gatti sotto le sedie o in grembo, oppure abbelliti con gioielli e collari, e ci sono anche molti esempi di statuine in ceramica e alabastro e vasi che testimoniano quanto fossero venerati in Egitto.

Questa pittura murale proviene dalla Tomba di Ipuy, uno scultore attivo durante il regno di Ramses II. In quest'opera, un piccolo gattino siede in grembo a Ipuy, e la mamma gatto, sfrontata, siede sotto la sedia di sua moglie Duammeres!

- Sarah Mills  

P.S. Qui potete leggere un articolo sui gatti sacri dell'antico Egitto! <3