Antonio Canova
Talete di Mileto, il famoso filosofo e matematico greco, amava la natura e l'astronomia, e trascorreva tantissimo tempo a scrutare il cielo notturno. Riuscì a classificare molte costellazioni. Sapeva interpretare il trascorrere del tempo, prevedere i giorni di pioggia e le stagioni calde, era in grado di determinare la quantità di raccolto prima che le piante fiorissero e consigliava i generali su come evitare di cadere nelle trappole piazzate dai nemici e come affrontare le avversità delle lunghe marce. Viaggiò moltissimo, e quando tornò a Mileto, Talete organizzò le informazioni che aveva acquisito e, tramite complicati calcoli sui cambiamenti dei pianeti, fu in grado di prevedere l'eclissi di sole del 28 maggio del 585 a.C. Nessuno dei suoi concittadini gli credette quando fece questa previsione mesi prima dell'evento, ma quando il sole quella mattina cominciò a oscurarsi, le persone, sorprese e incredule, lo considerarono finalmente un vero “filosofo” (amante del sapere). Da allora è considerato uno dei sette saggi dell'umanità, e “sacerdote” di Urania, dea dell'astronomia.
Qui Antonio Canova, che era perlopiù scultore (e possiamo capire come mai non abbia proseguito la sua carriera pittorica) raffigura la scena metaforicamente, con Urania che gli rivela i suoi segreti. Adoro la sua faccia sorpresa. :)
P.S. Se volete sapere perché Canova era considerato il più grande scultore della sua epoca, leggete il nostro articolo: Antonio Canova – Il sacerdote della bellezza.
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