Con questo incredibile capolavoro della star barocca Artemisia Gentileschi, inauguriamo la nostra speciale collaborazione mensile con la collezione del Virginia Museum of Fine Arts. Godetevelo! : ))))
Artemisia Gentileschi, che ricevette la sua formazione a Roma con suo padre Orazio, fu l'artista donna più importante del XVII secolo. Lavorò principalmente a Roma, Firenze e Napoli. Nel 1616 fu la prima donna ad essere ammessa alla prestigiosa Accademia delle arti del disegno di Firenze.
Lo stile della Gentileschi, caratterizzato dal forte contrasto fra luce e ombra, nonché dalle composizioni audaci ed insolite, fu influenzato sia dal padre che dal grande amico di questi, Michelangelo Merisi da Caravaggio. I suoi soggetti consistevano spesso in ritratti di donne resi in maniera potente, come Giuditta, Susanna, Cleopatra e Danae, raffigurate drammaticamente come eroine o vittime.
In quest'opera, tuttavia, la Gentileschi ha realizzato una sontuosa immagine di Venere, dea dell'amore, addormentata sotto un baldacchino di velluto. Il copriletto è dipinto in blu oltremare, un pigmento molto costoso ricavato dal lapislazzuli tritato. Dietro di lei Cupido agita un ventaglio di piume di pavone per impedire che gli insetti la disturbino o la sveglino. A sinistra, una veduta con un paesaggio montuoso e un piccolo tempio circolare, che ricorda quello dedicato a Venere, vicino a Villa Adriana a Tivoli, appena fuori Roma.
P.S. Artemisia è anche la protagonista dei nostri Quaderni delle Artiste. Li trovate qui! Inoltre, qui potete leggere di più sull'insolita storia di Artemisia Gentileschi!