Giuditta e Oloferne

Il libro deuterocanonico di Giuditta racconta come Giuditta abbia servito il suo popolo seducendo e compiacendo Oloferne, il generale siriano. Giuditta fece ubriacare Oloferne, per poi ucciderlo brandendone la spada: "Avvicinandosi al suo letto, gli prese i capelli della testa". (Giuditta 13, 7-8)

Michelangelo Merisi da Caravaggio, conosciuto semplicemente come Caravaggio, fu l'enfant terrible dell'arte della roma del XVI secolo. La sua pittura combina un'osservazione realistica dello stato umano, sia a livello fisico che emotivo, con un drammatico uso della luce, che ebbe un'influenza formativa sulla pittura barocca. E indovinate un po'... nacque in questo giorno nel 1571!

Nel dipinto che vi presentiamo oggi, uno dei più celebri e influenti dell'opera di Caravaggio, l'artista scelse di rappresentare la scena nel momento di massimo impatto drammatico: in momento stesso della decapitazione. Le figure sono disposte in un palcoscenico poco profondo, illuminato teatralmente di lato, isolato contro lo sfondo nero e nero. Abra, la serva di Giuditta, è in piedi accanto alla sua padrona, sulla destra, mentre Giuditta allunga il braccio per tendere la lama contro il collo di Oloferne, che è completamente vulnerabile mentre, disteso a pancia in giù, gira il collo verso la sua assassina. Le analisi dell'opera ai raggi X hanno rivelato come Caravaggio abbia modificato la posizione della testa di Oloferne man mano che procedeva, separandola leggermente dal busto e spostandola minuziosamente verso destra. Questo dipinto ebbe una grandissima influenza sugli artisti della sua epoca.

Venite a scoprire la nostra prevendita di calendari di DailyArt del 2024 in sconto al 25%. Sono gli ultimi giorni per approfittare di questa riduzione, non perdetevela!

P.S. Caravaggio fu uno dei pittori più famosi del Barocco; leggete qui la sua storia attraverso le sue 10 opere più iconiche!