Léon Bonvin
È ora di un po' di verdura!
Attorno al 1863, Léon Bonvin, acquerellista francese conosciuto per la pittura di genere, cominciò a realizzare incantevoli nature morte che mostravano, in maniera disinvolta e invitante, oggetti del quotidiano come fiori, ortaggi e attrezzi da cucina. Immaginate: su un tavolo, parzialmente coperto da una linda tovaglia bianca, ha disposto una deliziosa scena con tre carnosi sedani, ciuffi di prezzemolo, alcune polpose teste d'aglio e una serie di attrezzi da cucina essenziali tra cui un coltello affilato, un elegante set di ampolle, un mortaio e una raffinata ciotola di maiolica.
Curiosamente, la composizione, con il coltello che giocosamente sporge dal bordo del tavolo e le pieghe accuratamente dettagliate della tovaglia, era un'arte che Léon condivideva con il suo fratellastro maggiore François. Era anche uno stile piuttosto popolare a metà anni '60 dell'Ottocento, ad esempio nelle opere di Manet; è uno stile che richiama la confortante tradizione delle nature morte di Chardin e persino, tornando ancora più indietro, i maestri classici olandesi del XVII secolo.
Ciò che fa risaltare l'opera di Bonvin è la sua attenzione sugli oggetti semplici e umili. C'è un aneddoto curioso su di lui: spesso doveva dipingere di notte, e utilizzava come fonte di luce una lampada infilata in una scatola con una piccola apertura. Questo strano metodo a volte conferiva ai suoi verdi una sfumatura vagamente acida, dando così un tocco di unicità alle sue opere. Nei disegni di Bonvin emerge il suo amore per il dettaglio, specialmente nel modo elaborato con cui raffigurava la texture dei gambi di sedano. La sua tecnica prevedeva spesso la realizzazione prima di un contorno a inchiostro, seguita dall'applicazione di colori tenui per portare in vita le scene.
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P.S. Sedano, prezzemolo, aglio... solitamente questi ortaggi non vengono associati alla pittura. E nemmeno gli asparagi. Alcuni artisti li hanno immortalati sulle loro tele, compreso Monet! Scoprite gli asparagi nell'arte!