Katsushika Hokusai
Usiamo le emoji ogni giorno, quindi perché non celebrarle, anche nella storia dell'arte?
Può sembrare strano, ma oggi si celebra la decima edizione della Giornata Mondiale delle Emoji. La storia dell'arte è presente anche nel mondo delle emoji. Uno degli esempi più iconici è La grande onda di Kanagawa, quindi concentriamoci su di essa! Abbiamo già parlato di questo capolavoro un paio di volte in passato, ma non abbiamo mai discusso del perché sia diventato così famoso e iconico.
Ricercatori e storici dell'arte hanno teorie diverse. Si può dire che è semplicemente bello e molto simbolico del Giappone. Il Monte Fuji raffigurato nella xilografia è infatti considerato un terreno benedetto e sacro, simbolo di forza, eccellenza e della cultura del Giappone.
Ma io credo che abbia un senso molto più profondo: mostra la lotta dell'uomo contro la natura e la vita. La scena mostra infatti tre oshiokuri-bune, chiatte veloci che venivano utilizzate per trasportare il pesce vivo dalle penisole di Izu e Bōsō ai mercati della baia di Edo. Nella parte anteriore di ogni barca ci sono due membri dell'equipaggio e nell'immagine sono rappresentati 30 uomini, di cui solo 22 sono visibili. La dimensione dell'onda può essere approssimata usando le barche come riferimento: le oshiokuri-bune erano generalmente lunghe tra i 12 e i 15 metri. Tenendo conto che Hokusai ha ridotto la scala verticale del 30%, l'onda è alta tra i 10 e i 12 metri. La Grande onda al largo di Kanagawa è quindi in realtà la rappresentazione di una bella battaglia.
Vi auguro un buonissimo lunedì!