Donna allo specchio

Spero che passiate una buona domenica. Come forse avete letto 4 giorni fa, questo mese, grazie ad Europeana, ogni martedì e ogni domenica vi mostreremo opere d’arte spettacolari provenienti da istituzioni culturali di tutta Europa. Se non lo avete letto 4 giorni fa, scorrete a sinistra e ammirate i meravigliosi fiori creati dal modernista slovacco Zoltán Palugyay! Ciascuna opera, sia essa un capolavoro famosissimo o un piccolo tesoro semisconosciuto, è stata condivisa da un Paese europeo come parte della campagna Europeana 280. Questa iniziativa celebra il patrimonio artistico condiviso dell’Europa, esplorando le diverse e magnifiche opere che lo compongono. Se volete saperne di più su Europeana 280, seguite l’hashtag #Europeana280 sui social media, o visitate il sito http://www.europeana.eu/portal/collections/art-history. Prima degli anni 1820, i giovani artisti danesi non avevano la possibilità di studiare pittura in Accademia, perché lì si tenevano solo corsi di disegno. Ma successivamente, prendendo ispirazione dalla Francia, nel 1822 fu fondata una scuola di pittura che colmò questa lacuna. Dal 1833 in poi, agli studenti fu perfino concessa l’opportunità di dipingere studi di modelle donne. Eckersberg metteva in posa la modella e spesso si univa ai suoi studenti nel dipingerla. Normalmente era uso completare il dipinto collocando la modella in un contesto intimo, cosicché lo studio si trasformava in una piccola raffigurazione di una situazione quotidiana. La modella è una donna fiorentina, la  preferita di Eckersberg, e la si può riconoscere in parecchi dei suoi studi di nudo.