Shiva Nataraja by Unknown Artist - ca. 950 - 1000 Shiva Nataraja by Unknown Artist - ca. 950 - 1000

Shiva Nataraja

statua in lega di rame •
  • Unknown Artist Unknown Artist ca. 950 - 1000

Shiva è parte integrante del pantheon induista ed è il terzo dio (il distruttore) della Trimurti (insieme al creatore, Brahma e al preservatore, Visnu). Questa scultura ampiamente conosciuta lo rappresenta nella forma di Nataraja, il dio patrono (o meglio il re) della danza. Lo Shiva Nataraja illustra brillantemente la danza cosmica dell’Ananda tandava o danza della felicità. Simbolizza l’infinito, eterno ciclo della creazione, distruzione e rigenerazione. Questo è il pilastro del credo induista e anche un’immensa sorgente d’ispirazione artistica.

Il Nataraja ha il piede destro sull’immortale demone Apasmara, che rappresenta l’ignoranza. La perpetua esistenza di Apasmara è essenziale per preservare l’equilibrio tra conoscenza e ignoranza – in quanto senza l'ignoranza, la conoscenza non avrebbe valore. Cosicché, si crede che Shiva rimanga in eterno nella sua forma Nataraja sopprimendo Apasmara.

È raffigurato con un’aureola fiammeggiante conosciuta come prabha mandala che rappresenta la natura ciclica del tempo. I suoi capelli esplodono nella frenesia della danza. Nella sua mano destra in alto tiene un damaru, un doppio tamburo che ha prodotto le vibrazioni primordiali innescando il ciclo della creazione. Nella sua mano sinistra in alto tiene un agni, o il fuoco, che simbolizza il suo potere della distruzione. I gesti delle mani destra e sinistra in basso simbolizzano protezione e salvezza.

Sebbene qualche vecchia versione dello Shiva Nataraja apparve già nel quinto secolo, questa interpretazione iconica prese forma per la prima volta durante la dinastia Chola nell’India meridionale tra il decimo e l’undicesimo secolo. Nonostante non siano più esclusivamente scolpite a mano, queste sculture continuano ad essere riprodotte per uso domestico, per i templi o per i rituali induisti con piccole, se ce ne sono, variazioni dal periodo Chola.

- Maya Tola

P.S. Leggete una storia di Amrita Sher-Gil – la Frida Kahlo indiana!