Sono quasi stanca delle ombre disse la Signora di Shallot by Sidney Harold Meteyard - 1913 - 30 x 45 pollici collezione privata Sono quasi stanca delle ombre disse la Signora di Shallot by Sidney Harold Meteyard - 1913 - 30 x 45 pollici collezione privata

Sono quasi stanca delle ombre disse la Signora di Shallot

olio su tela • 30 x 45 pollici
  • Sidney Harold Meteyard - 1868 - 4 aprile 1947 Sidney Harold Meteyard 1913

Il poema "La signora di Shallot" di Tennyson racconta la storia di una donna condannata a restare in una torre di Shallot, un'isola situata nel fiume che scorre a Camelot. Nessuno sa della sua esistenza, poiché la sua maledizione non le permette di lasciare la torre o di guardare fuori dalle finestre. Piuttosto, un grande specchio nella sua camera riflette il mondo esterno e lei intreccia un arazzo che riproduce le bellezze per mezzo del riflesso dello specchio. Man mano che il poema prosegue, la signora diventa sempre più consapevole dell'amore che abbonda nel mondo di fuori e si stanca della sua esistenza solitaria nella sua torre, dichiarando di essere "quasi stanca delle ombre". Vedendo sir Lancillotto cavalcare verso Camelot, la signora lascia il suo telaio per guardare giù in verso lui dalla sua finestra, cosa che immeditamente compie la maledizione. Il suo arazzo inizia a sfilarsi e lo specchio si frantuma quando capisce le conseguenze della sua azione impulsiva. Lei fugge dalla torre e trova una barca nel fiume, che segna con il suo nome e salpa dagli ormeggi. Muore prima che la barca raggiunga Camelot, dove avrebbe potuto finalmente trovare vita e amore, e Lancillotto riflette sulla bellezza di quella donna sconosciuta allorché gli abitanti trovano il suo corpo. Il tragico amore raccontato dal poema di Tennyson affascinò i Preraffaelliti e i loro prosecutori come uno dei temi che preferirono di più ed esistono più di cinquanta dipinti della storia tra la seconda metà del diciannovesimo secolo e l'inizio del ventesimo.