Venere di Milo by Alexandros Di Antiocchia - Tra il 130 e il 100 a.C. - 203 cm Musée du Louvre Venere di Milo by Alexandros Di Antiocchia - Tra il 130 e il 100 a.C. - 203 cm Musée du Louvre

Venere di Milo

Marmo • 203 cm
  • Alexandros Di Antiocchia - Circa 130 - 100 a.c Alexandros Di Antiocchia Tra il 130 e il 100 a.C.

Afrodite di Milo, meglio conosciuta come Venere di Milo, è un'antica statua e una delle sculture più famose dell'antica Grecia. Si pensa possa rappresentare Afrodite, dea greca dell'amore e della bellezza (Venere per i Romani). Le braccia e il plinto originali furono persi durante la sua scoperta. Da un'iscrizione sul suo plinto, si pensa che sia opera di Alessandro di Antiochia. La statua è stata chiamata come l'isola greca di Milos, dove è stata scoperta. Spesso fu considerata come una replica liberamente ispirata da un'originale del tardo IV secolo a.C. per le sue somiglianze alla Afrodite di Capua. La Venere di Milo certamente rivive la tradizione classica, ma sembra apparire una classicheggiante ricreazione dal II secolo a.C. L'aria di distacco della dea è la sua impassibilità sono stampate con un'estetica del V secolo a.C.; l'acconciatura e il modellismo delicato della carne evocano i lavori dello scultore del IV secolo, Prassitele. Però, la scultura riflette innovazioni che sono apparse nel periodo Ellenistico, tra il III e il I secolo a.C. La composizione spirale, la posizione della figura in uno spazio tridimensionale, i seni piccoli e il corpo elongato, sono tutte caratteristiche di questo periodo. La dea è catturata nel tempo, tenendo le sue gambe chiuse mentre il tessuto le scivola sui fianchi. La sua nudità contrasta con gli effetti di luce e ombra del tessuto finemente dettagliato. Questo è per uno dei nostri donatori. Marshall, grazie per essere così generoso!