Scudo by Unknown Artist - recuperato vicino Narok nel 1977 - 94 x 72.4 cm Scudo by Unknown Artist - recuperato vicino Narok nel 1977 - 94 x 72.4 cm

Scudo

Pellame, legno, tintura • 94 x 72.4 cm
  • Unknown Artist Unknown Artist recuperato vicino Narok nel 1977

Oggi è l’ultimo giorno del nostro speciale “DailyArt presenta l’arte”. Il 26 febbraio, il museo d’arte dell’Università dell’Indiana inaugurerà un’esposizione speciale su una grande collezione di opere tradizionali provenienti dal Kenia che il museo ha acquisito lo scorso anno. Questa collezione rende l’Università dell’Indiana l’avanguardia per lo studio dell’arte visiva tradizionale keniota. Godetevela!

Uno degli stereotipi più comuni dell’Africa orientale è il guerriero Masai, in piedi alto e fiero mentre tiene uno scudo e una lancia. In effetti, lo scudo, come questo qui presentato, era uno dei più importanti oggetti appartenuti dal guerriero Masai, detto anche Moran, che usava non solo in battaglia e nella caccia ma anche come indice dello stato sociale e del prestigio. Un Moran costruiva il proprio scudo dalla pelle d’un bufalo che aveva in precedenza cacciato e ucciso. Cuciva la sua pelle su un telaio di legno e vi applicava una maniglia di legno al centro.  Motivi dipinti col rosso, il nero e il bianco predominavano nella parte anteriore,  colori provenienti da fonti naturali: il rosso dal miscuglio di terra e sangue o dalla linfa rossa d’un frutto particolare, il bianco dall’argilla locale e infine il nero dalla buccia bruciata di zucche.  Gli studiosi suppongono che tali disegni sugli scudi masai erano un tempo connessi a dei sottogruppi e a lignaggi oppure indicavano conquiste personali del proprietario dello scudo; tuttavia, la maggior parte di questi motivi ha perso significato. Chiaramente utilitario in natura, questo scudo mostra la sfocatura tra arte e abilità che si trova generalmente nell’arte tradizionale africana. L’audace, asimmetrico disegno serve anche come esempio della dinamica ed espressiva qualità comune dell’arte africana che ha attratto collezionisti d’arte contemporanea europea e americana.