La punizione della lussuria

Giovanni Segantini fu un pittore italiano conosciuto per le sue numerose rappresentazioni di paesaggi pastorali delle Alpi. Durante il XIX secolo fu uno degli artisti più importanti d’Europa e i suoi quadri furono collezionati dai più grandi musei del mondo. In epoca tarda, iniziò a combinare lo stile di pittura divisionista con immagini simboliche della natura. Trascorse la maggior parte della sua vita in Svizzera. Segantini dipinse La punizione della lussuria nel 1891. Il quadro entrò a far parte della serie tematica “cattive madri” che l’artista realizzò tra il 1891 e il 1896. Segantini fu ispirato da "Nirvana", un poema scritto nel XII secolo dal monaco Luigi Illica, uno dei librettisti di Puccini, che voleva essere un’imitazione del testo indiano "Panghiavahli". Nel poema di Illica possiamo trovare l’espressione “Mala Madre” per descrivere quella tipologia di donne che si rifiutava di assumersi le proprie responsabilità di madre. Segantini proveniva da un Paese fortemente plasmato dalle idee della Chiesa cattolica. Anche se nella sua vita privata non si conformò mai alle usanze della dottrina cattolica, ad esempio si rifiutò di sposare la sua compagna e madre dei suoi quattro figli, la sua carriera, invece, risentì molto dell’influenza legata alle credenze religiose. Quello che portò l’artista ad avvicinarsi alla religione fu probabilmente la speranza di una vita dopo la morte. Gli spiriti delle due donne sono raffigurati mentre fluttuano su uno sfondo innevato sulle Alpi svizzere, dove Segantini passò la maggior parte della sua vita. La grandezza e la spiritualità delle Alpi sono infatti state una fonte d’ispirazione costante per Segantini le cui ultime parole prima di morire furono proprio: “Voglio vedere le mie montagne”. Segantini perse sua madre alla giovane età di 7 anni e fu proprio questo evento che probabilmente spinse l’artista a rappresentare il trauma di una madre per la perdita del proprio figlio. Ma passiamo a un aneddoto più divertente: il dipinto fu acquistato dalla Walker Art Gallery a Liverpool nel 1893, ma prima di essere esposto gli fu assegnato un nuovo titolo The Punishment of Luxury (e non più “Lust”) ("Luxury" era una traduzione arcaica del termine in italiano “lussuria”) poiché l’utilizzo della parola “Lust” era considerato essere forse troppo sfrontato per il pubblico vittoriano.

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