Statuetta di ippopotamo, altrimenti detto “William” by Unknown Artist - ca. 1961–1878 a.C. - 20 x 7,5 x 11,2 cm Statuetta di ippopotamo, altrimenti detto “William” by Unknown Artist - ca. 1961–1878 a.C. - 20 x 7,5 x 11,2 cm

Statuetta di ippopotamo, altrimenti detto “William”

Faience blu • 20 x 7,5 x 11,2 cm
  • Unknown Artist Unknown Artist ca. 1961–1878 a.C.

L’ippopotamo, come molti altri animali che vivevano lungo il Nilo nell’antichità, era un soggetto frequente nell’arte egiziana. Gli ippopotami di faience blu, molti dei quali con decorazioni floreali simili a questo, sono stati spesso trovati nelle tombe del Medio Regno. 

Le dimensioni, la forza e la predominanza dell’ippopotamo ne facevano una minaccia per gli antichi egizi, ma pensavano anche che avesse dei tratti positivi associati alla fertilità e alla rinascita. Per questo gli egiziani includevano spesso una statuetta di ippopotamo tra gli oggetti seppelliti nelle tombe; prima però staccavano le zampe all’animale per renderlo inoffensivo. Guardando da vicino si può notare che tre delle quattro zampe di questa figura sono sostituzioni fatte dai conservatori del museo.

Se ti sei innamorato del bel visino di questo ippopotamo, non sei da solo. È così famoso tra i visitatori del Metropolitan Museum of Art, dove vive dal 1917, che è diventato la mascotte del museo. William, come viene chiamato affettuosamente, appare sulle magliette, sui magneti e sulle riproduzioni vendute nel negozio di souvenir del museo (l’autrice di questo articolo ne possiede molti). I bambini gli scrivono anche delle lettere. William ha dei cugini anche al Louvre, al Brooklyn Museum e in altri musei.

- Alexandra Kiely

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