Rembrandt van Rijn
Oggi cominciamo la collaborazione di questo mese con il Rembrandt House Museum :) Presenteremo alcuni dei suoi famosi autoritratti, preparatevi!
Oltre alla sua grande opera di dipinti e disegni, Rembrandt van Rijn produsse anche 290 stampe. La sua maestria in questo campo è indiscussa: è generalmente riconosciuto come uno dei più grandi realizzatori di acqueforti - se non il migliore - di tutti i tempi. Durante la sua vita, Rembrandt divenne famoso in tutta Europa proprio per le sue opere grafiche che, potendo essere riprodotte, erano molto più famose dei suoi dipinti e disegni.
Il suo uso libero delle linee, il nero profondo caratteristico di molte sue acqueforti e il suo uso magistrale della puntasecca, erano molto popolari e le sue opere erano desiderate dai molti collezionisti di stampe dell'epoca. L'acquaforte, quando si parla di Rembrandt, non è una cosa secondaria. Le sue stampe non possono essere considerate un prodotto collaterale dei suoi dipinti, che oggi sono molto più famosi. Rembrandt prese l'arte grafica molto seriamente per quasi tutta la sua carriera - durante i primi anni come giovene artista a Leiden, la città in cui era nato, e nel suo periodo migliore come grande maestro ad Amsterdam. Fu solo quando si stava avvicinando alla fine della sua vita che abbandonò gradualmente la tecnica dell'acquaforte.
Il Rembrandt House Museum possiede una collezione quasi completa delle acqueforti di Rembrandt famose in tutto il mondo.
Rembrandt è ineguagliato come creatore di autoritratti: quelli dipinti continuano fino alla fine della sua vita, ma le acqueforti (con una o due eccezioni) si fermano al 1640. Gran parte di questi autoritratti furono creati tra il 1628 e il 1830, quando Rembrandt viveva e lavorava a Leiden. Sono tutti piccoli e mostrano solo la testa, o al massimo il busto. Seduto davanti allo specchio, Rembrandt sperimentava l'incisione di diverse espressioni facciali sulla lastra. Usava questi studi come esercizio per le figure che dovevano esprimere emozioni particolari nelle composizioni più grandi. Usava le acqueforti anche per studiare i giochi di luce sul suo viso. La maggior parte delle stampe sono firmate con il monogramma RHL (Rembrandus Hermanni Leidenses) che usò fino al 1632 circa. Successivamente, firmò quasi tutto con il suo nome intero: Rembrandt.
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