Continuiamo il nostro mese speciale con The Rembrandt House Museum e con questo fantastico dipinto.
Il ritratto del sacerdote protestante Eleazar Swalmius (1582-1652) fu attribuito per molto tempo a un seguace di Rembrandt. All’inizio era stato attribuito a Rembrandt, ma un massimo esperto del pittore aveva sollevato dei dubbi circa l’autenticità nel 1969. Il dipinto era ricoperto con uno spesso e scuro strato di smalto. I colori avevano perso tutta la loro radiosità, dando adito a dei dubbi sull’essere un Rembrandt originale oppure no. Il dipinto finì in un deposito del Royal Museum of Fine Arts di Anversa, dove restò per anni.
Nel 2008 fu restaurato e lo strato di smalto sporco fu rimosso. Fu una magia. Il ritratto apparve in perfette condizioni e - più importante - la firma di Rembrandt divenne chiaramente visibile. Questo magnifico ritratto rappresenta il sacerdote in una posa scelta per l’occasione; la mano sollevata suggerisce che sta parlando. Ciò serve a ricordarci che il valore di un prete risiede nelle sua parole, non nella sua immagine dipinta. Swalmius è rappresentato in modo informale, con un viso amichevole e sorridente. Non dovrebbe sorprenderci, perché probabilmente Swalmius e Rembrandt erano amici.
Attualmente il ritratto è appeso nel primo salotto e camera da letto di Rembrandt, a cui ci si riferisce anche come “il Salone”.
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