Albrecht Dürer
Sin dai tempi del Vasari questa litografia è stata interpretata come la raffigurazione di una nobildonna innamorata del suo paggio. Ma come fece notare Rainer Schoch, non è un aneddoto proveniente dal cavalleresco quindicesimo secolo, ma un soggetto decisamente contemporaneo all’epoca dello stesso Dürer: l’amore ai tempi della guerra. Un soldato che saluta la sua amata mentre parte per la guerra. Si toccano dolcemente guardandosi amorevolmente negli occhi. Come regalo d’addio il lanzichenecco le ha dato il suo cappello piumato.
È chiaramente un soggetto laico e non mitologico, si è quasi tentati di definirlo un soggetto di genere e non in senso allegorico. Come molte delle prime opere di Dürer è il risultato di una meditazione sulla natura dell’amore. Incantevole e sentimentale, La donna a cavallo e un lanzichenecco rappresenta anche una satira sul potere della donna; ed è per questa ragione che è la donna a sedere a cavallo mentre sfoggia il regalo del suo amato.
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