Jan van Eyck
È domenica, quindi è tempo per un altro capolavoro dalla collezione dello Städel Museum. :) Buona lettura!
La Madonna di Lucca serviva da dipinto devozionale per il suo ignoto committente. Ci porta abilmente all'interno di una stanza e ci permette di partecipare alla situazione gentile ed intima. Questa impressione è prodotta dal modo speciale in cui è stato rappresentato l'interno. Non appaiono solo le pareti laterali e la volta, ma anche il pavimento a mattonelle e il tappeto, che sembrano continuare dalla superficie del quadro verso di noi, quasi entrassero nel nostro spazio. Ma il senso di realismo è rafforzato anche dalla rappresentazione suggestiva dei vari materiali e delle superfici — la pelle, i capelli, i tessuti, il tappeto, le pareti, il vetro, l'acqua, le mattonelle, il legno. Tuttavia, per quanto sia di grande naturalismo, il dipinto è anche pieno di riferimenti simbolici. Il frutto in mano a Gesù Bambino, per esempio, allude alla caduta dell'uomo; il trono con i suoi ornamenti, alla sede di Re Salomone, re di proverbiale giustizia, prefigurazione di Cristo.
Già molto famoso durante la sua vita, Jan van Eyck, pittore di corte dei Duchi di Borgogna, morì nel 1441. Tre o quattro anni prima della sua morte produsse quest'opera affascinante oggi come allora. Il suo titolo viene accidentalmente da suoi precedenti possessori: all'inizio del XIX secolo era proprietà del Duca di Lucca, in Toscana.
La collezione dello Städel offre una ricca panoramica di 700 anni di arte europea – abbracciando il Medioevo, il Rinascimento e il Barocco, il Modernismo classico e l'arte contemporanea. Dacci un'occhiata!