Shah Jahan sul Trono del Pavone di Govardhan by Govardhan  - 1635 - 16,5 x 12.7 cm collezione privata Shah Jahan sul Trono del Pavone di Govardhan by Govardhan  - 1635 - 16,5 x 12.7 cm collezione privata

Shah Jahan sul Trono del Pavone di Govardhan

Inchiostro, acquerello opaco, e oro su carta • 16,5 x 12.7 cm
  • Govardhan - 18mo secolo Govardhan 1635

I dipinti in miniatura Moghul apparvero in India durante il XVI secolo, sotto il patronato dell’Imperatore Akbar. Questa forma d’Arte inizialmente includeva ritratti in miniatura con motivi e, solitamente, formava parte dei volumi commemorativi realizzati per la famiglia reale. La tecnica fu in seguito tramandata di generazione in generazione grazie all'apprendistato e alle tradizioni familiari.

Il pittore imperiale Govardhan prosperò sotto tre generazioni di imperatori della dinastia Moghul e riscosse grande successo per i suoi sofisticati ritratti. Realizzò questa particolare illustrazione sotto l’Impero del nipote di Akbar, l’Imperatore Shah Jahan (che avrebbe poi costruito il Taj Mahal). Raffigura l’Imperatore mentre siede sul Trono del Pavone oggi andato perduto.

Fu commissionato nel 1628 e in quel periodo si potevano trovare numerose raffigurazioni artistiche e racconti storici sul tanto bramato Trono del Pavone di Shah Jahan. Veniva descritto come una piattaforma chiusa dalla forma simile a un letto e sorretta da pali, sotto un baldacchino supportato da 12 colonne. Il nome deriva dalla sua stessa struttura che richiama le figure di due pavoni coperti di gioielli. Il gioielliere francese Jean-Baptiste Tavernier visitò Delhi nel 1665 ed ebbe l’opportunità di esaminare personalmente il trono. Nel suo diario di viaggio descrisse meticolosamente le decorazioni composte da centinaia di pietre preziose fra le quali perle, diamanti, rubini e smeraldi. Questa grandiosa opera fu realizzata in sette anni e si dice sia costata il doppio della somma spesa per la costruzione del Taj Mahal!

Il sovrano persiano Nadir Shah invase Delhi nel 1739 e sconfisse il discendente di Shah Jahan, l’Imperatore Muhammad Shah. Il conquistatore sequestrò il trono così come molti reperti di inestimabile valore appartenenti alla tradizione Moghul. Si racconta che dopo la morte di Nadir Shah, avvenuta per omicidio in Iran nel 1747, i saccheggiatori usarono il pretesto dell’anarchia che ne seguì per smantellare e spartirsi il trono fra loro.

Rievocando il design del trono di Shah Jahan, i successivi sovrani dell’impero Moghul e persiano ricrearono altri magnifici troni a testimonianza della straordinaria opulenza sotto entrambi gli Imperi.

- Maya Tola