Kazimir Malevič
Oggi vi presentiamo il leggendario Quadrato nero. Godetevelo!
A volte è difficile riconoscere il genio dietro ai quadri astratti. Ma adesso, nel 2020, abbiamo l'imbarazzo della scelta tra oltre cento anni di arte non rappresentativa. Per comprendere perché il Quadrato nero sia il "punto zero della pittura" dobbiamo tornare indietro, nel 1915. Nella sua arte, Malevich voleva completamente rinunciare a dipingere la realtà e inventare invece un nuovo mondo di sagome e forme. Quando il quadro venne esposto per la prima volta, il mondo era in un caos totale. Si era nel bel mezzo della Prima Guerra Mondiale, tra continui disordini in seguito alla rivoluzione russa del 1905, che nel 1917 sfociò nella rivolta Bolscevica e nella Rivoluzione di ottobre. Il Quadrato nero arrivò in un momento in cui gli amanti dell'arte in Russia, sebbene abituati ai lavori dei cubisti e dei futuristi, non avevano mai visto un'opera del genere. La rivoluzione artistica di Malevich sembrava riflettere la rivoluzione sociale in corso. Malevich non voleva che il Quadrato nero rappresentasse qualcosa di reale, per lui non era altro che il simbolo della nascita di una nuova era. Alla mostra pose il quadro in alto sulla parete, nell'angolo della sala. Era un chiaro messaggio ai russi — era la stessa posizione, considerata sacra, in cui venivano poste le icone ortodosse russe di un santo all'interno delle abitazioni. Il Quadrato nero era una nuova icona dei tempi moderni.
Buon weekend a tutti!
P.S. Prima di andare a fare shopping, qui troverete tutto quello che dovete sapere sul Suprematismo e Kazimir Malevich!