Ritratto di Fanny Persiani-Tacchinardi nel ruolo di Amina by Karl Bryullov - 1834 Ritratto di Fanny Persiani-Tacchinardi nel ruolo di Amina by Karl Bryullov - 1834

Ritratto di Fanny Persiani-Tacchinardi nel ruolo di Amina

olio su tela •
  • Karl Bryullov - 12 Dicembre 1799 - 11 Giugno 1852 Karl Bryullov 1834

Il brillante talento ed il temperamento pittoresco di Karl Bryullov lo portarono all'apice dell'arte accademica russa della prima metà del diciannovesimo secolo. Anche i suoi contemporanei si erano accorti della straordinaria versatilità del talento di questo artista: realizzava con uguale maestria dipinti storici, scene di genere, paesaggi e, naturalmente, ritratti. Il suo notevole talento emergeva soprattutto nei dipinti storici e nei ritratti. Attraverso i suoi personaggi Bryullov voleva rivelare la ricchezza e la passione della natura umana, e la grandezza delle aspirazioni.

Nella collezione del Museo dell'Accademia Russa di Belle Arti è conservato questo ritratto della cantante lirica italiana Fanny Tacchinardi Persiani. Il dipinto fu realizzato da Bryullov nel 1834, durante il suo viaggio in Italia, dove non solo fece molte conoscenze nell'ambiente creativo, ma ricevette anche numerose commesse per ritratti. Karl Bryullov era particolarmente interessato al teatro e tra i suoi amici vi erano molte personalità di spicco della scena teatrale italiana. Fanny Tacchinardi Persiani era una delle prime donne della Scala, il teatro preferito del pittore.

Bryullov presenta la cantante nel ruolo di Amina nell'opera «La Sonnambula» di Vincenzo Bellini. Amina è una ragazza di campagna, quindi l'artista la raffigura su uno sfondo bucolico, in un abito semplice, con un cappello di paglia e un modesto mazzolino di fiori tra le mani. I capelli neri, con la riga in mezzo e raccolti in due trecce, accentuano il pallore della sua carnagione. In questo ritratto Bryullov ripropone il tipo di bellezza femminile che ritroviamo anche in molti altri suoi dipinti di ambientazione italica, come «Mezzogiorno italiano» o «Mattino italiano».

Presentiamo il dipinto di oggi grazie al Museo di ricerca scientifica dell'Accademia russa. :)

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