Leonardo da Vinci
Vi presentiamo la magnifica opera di oggi grazie alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Questa sottile tavola di legno di noce è oggi unanimamente ritenuta un'opera originale di Leonardo da Vinci, ma fino alla fine del diciottesimo secolo era stata attribuita a Bernardino Luini. Ciò fu provvidenziale in quanto evitò che l'opera venisse requisita da Napoleone.
L'attribuzione a Leonardo fu rafforzata nel diciannovesimo secolo, quando il soggetto fu sempre più identificato come Ludovico Sforza, anche conosciuto come Ludovico il Moro. Fu possibile rintracciare la vera identità del soggetto solo nei primi anni del ventesimo secolo, quando un intervento di restauro portò in luce lo spartito e il pennino. Da quel momento in poi sono state avanzate numerose congetture sulla reale identità del personaggio, tra le quali spiccano Franchino Gaffurio, il maestro di cappella della cattedrale di Milano, e Josquin des Prez, un cantante e compositore franco-fiammingo. Sia Gaffurio che des Prez erano attivi a Milano durante il dominio di Ludovico il Moro, ma per entrambi non rimane alcun documento che suggerisca che avessero avuto contatti con Leonardo.
Più recentemente alcuni studiosi hanno ipotizzato che si possa trattare del ritratto di Atlante Migliorotti, un musicista toscano amico di Leonardo. In una pagina del Codice Atlantico, in mezzo a una lista di bozzetti da portare con sé a Milano, Leonardo menziona un 'ritratto di testa di Atlante', me questa scoperta non ha portato ad alcuna conclusione. Ritratto di Musico, databile al 1485 (solo pochi anni dopo l'arrivo dell'artista a Milano) potrebbe essere un dipinto basato su quel bozzetto, la testimonianza di un amico che si era trasferito con lui nella Milano di Ludovico Sforza.
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