L'abbraccio by Egon Schiele - 1917 - 48,90 x 28,90 cm collezione privata L'abbraccio by Egon Schiele - 1917 - 48,90 x 28,90 cm collezione privata

L'abbraccio

matita nera e guazzo su carta • 48,90 x 28,90 cm
  • Egon Schiele - 12 giugno 1890 - 31 ottobre 1918 Egon Schiele 1917

Dovete sapere che il mio amore per Egon Schiele è infinito. Guardate questa coppia stretta in un tenero ed appassionato abbraccio. Chi altri è mai riuscito a raffigurare l'intimità e la vicinanza di due amanti in modo così discreto e voyeuristico allo stesso tempo?

Quest'opera è uno studio preliminare per un dipinto ad olio con lo stesso titolo. Schiele dichiara qui la sua scelta del modo nuovo ed inaspettato nel quale ritrarrà la coppia abbracciata in questo dipinto: dovranno essere ritratti dal punto di vista più inusuale, con la schiena dell'uomo rivolta all'osservatore. 

Qui l'artista ha raffigurato se stesso: si mostra nudo in un'opera importante per la prima volta dal 1911. Uno dei motivi per i quali aveva smesso di ritrarsi nudo fu il profondo trauma subìto a Neulengbach nel 1912, quando venne incarcerato per reati contro la morale. La modella per la figura femminile, invece, non è Edith, la moglie di Schiele, perché era ormai diventata troppo in carne per posare nuda. 

Quando Schiele dipinse Umarmung e successivamente ne completò il dipinto ad olio, aveva davanti a sé ancora solo un anno di vita: sarebbe infatti morto a causa dell'influenza spagnola nell'ottobre 1918. Arruolato nel 1915 nell'esercito austriaco, fu incaricato agli approvvigionamenti, cosa che lo tenne lontano dal fronte e gli diede la possibilità di trovare tempo per dipingere. Nell'autunno del 1917 fu trasferito, come sperava, presso il museo bellico imperiale di Vienna. Con ancora più tempo a disposizione per i suoi studi di pittura, intraprese la realizzazione dell'ultima serie di dipinti di figura. Il suo copioso contributo alla Secessione viennese del 1918, che per numero di opere costituiva praticamente una sua retrospettiva, si rivelò il grande trionfo della sua carriera. Klimt era morto poco tempo prima durante l'anno, ed ora Schiele era ampiamente considerato il suo successore in qualità di più eminente artista viennese. Aveva solo ventotto anni.

P.S. Qui potete leggere di più sull'arte di Schiele, sempre in equilibrio tra erotismo e patologia.