Aubrey Beardsley
La Ballata n. 3 è una delle più grandi composizioni del pianista e compositore polacco Frédéric Chopin, che morì nel 1849 all'età di 39 anni. Sebbene ad un primo sguardo questo sembrerebbe essere un semplice ritratto equestre, c'è un sottotesto implicito di dominazione femminile nella padronanza della donna sul cavallo, e l'espressione determinata di lei e la disparità tra cavallerizza e destriero lo evidenziano. Sebbene non sia mai stata pubblicata durante la sua vita, questa illustrazione fu utilizzata per il necrologio di Beardsley sulla rivista The Studio nel 1898.
Aubrey Beardsley era il giovane dandy che aveva scandalizzato e stuzzicato la Londra vittoriana di fine secolo. Quest'opera fu creata nel 1895, l'anno in cui l'amico e collaboratore di Beardsley, Oscar Wilde, fu arrestato con l'accusa di sodomia. Proprio come lo scrittore, la cui opera Salome aveva illustrato, Beardsley coltivava un'immagine pubblica stravagante, ed era conosciuto come un artista dilettante ben vestito. Morì all'età di 25 anni di tubercolosi (come Chopin).
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