Edvard Munch
Sapete che amiamo il Museo Van Gogh ad Amsterdam, vero? Ora al museo (e in parte anche online!) potete visitare la mostra Here to Stay: A decade of remarkable acquisitions and their stories (Qui per restare: un decennio di acquisizioni notevoli e le loro storie) . Non vi sono solo capolavori di Van Gogh, ma anche una vasta selezione di opere di altri artisti provenienti dalle collezioni del museo.
Al di là delle stesse opere, le storie dietro al loro acquisto svolgono un ruolo fondamentale nella mostra. Inoltre, un gran numero di persone (dal personale del deposito ai cittadini di Amsterdam) raccontano le proprie vicende personali collegate alle loro opere preferite acquistate negli ultimi dieci anni. Speriamo che le troviate interessanti. Oggi vi presentiamo la storia scritta dal curatore Maite van Dijk sull'opera Felix Auerbach di Edvard Munch. : )
"Un dipinto spesso possiede una propria storia prima di entrare in un museo. La storia della vita di quest'opera mi ha colpito profondamente. Si tratta del ritratto di Felix Auerbach, un professore ebreo che si tolse la vita, assieme alla moglie, nel 1933 dopo l'ascesa al potere di Hitler. Sua nipote ereditò il dipinto e nel 1938 riuscì a fuggire, con tutti i suoi averi, a New York. Dopo la sua morte, il figlio ereditò e vendette il quadro che, tramite un privato, giunse al Museo Van Gogh. Di recente, egli è venuto sin qui da Israele a fissare il suo sguardo in quello di Felix Auerbach. Si trovava nella pancia di sua madre l'ultima volta che questa incontrò lo zio Felix nel 1933. Dunque, grazie a questa esperienza, ha potuto chiudere un cerchio."
P.S. Abbiamo chiesto allo staff del Museo Van Gogh quale fosse la loro opera preferita. Leggete qui cosa hanno risposto! <3