AA70

Il dipinto intitolato AA70 è una delle creazioni che annunciano un nuovo capitolo nell'opera dell'artista polacco Zdzisław Beksinski, che come forse ricorderete avevamo già proposto in passato (controllate il nostro Archivio!) Dopo un periodo sperimentale con la fotografia artistica, l'avanguardia, il disegno e la figura umana, Beksinski si concentrò su dipinti che possono essere descritti come appartenenti al genere del realismo fantastico. Questa fase durò oltre un decennio, estendendosi nel periodo tra l'inizio degli anni '70 e la metà degli anni '80 del XX secolo.

Beksinski utilizzava una chiara e facilmente riconoscibile forma onirico-visionaria che non aveva alcuna relazione con la realtà ed era puramente un prodotto della sua inesauribile immaginazione.

Il dipinto raffigura delle irreali figure spettrali che aspettano il loro turno in fila contro il muro di un edificio, per entrarvi. Mentre si muovono verso l'entrata svaniscono nel nulla. Nelle finestre dell'edificio vediamo un fuoco, o una fonte di luce simile. I volti delle figure, specialmente i loro occhi, esprimono il senso di terrore assoluto e della paura debilitante dell'Ignoto, qualcosa che non può essere evitato ma che è in procinto di accadere da un momento all'altro. L'attesa dell'ignoto è assimilabile al motivo della porta chiusa, sinonimo di passaggio ad un'altra realtà. Elementi associati con la morte e la paura dell'ineluttabile e l'inconciliabile sono costantemente presenti nell'opera di Beksinski, suscitando interrogativi sul senso delle scene raffigurate. L'autore stesso tuttavia rifuggiva qualsiasi spiegazione, rifiutando anche di dare un titolo alle sue opere.

Abbiamo condiviso il dipinto e la storia di oggi grazie all'Historical Museum di Sanok.  :)

Beksinski è talvolta chiamato "il Bosch contemporaneo". Sicuramente condividevano la stessa sconfinata immaginazione. Non abbiamo ancora Beksiński disponibile tra le nostre stampe di DailyArt, ma abbiamo Bosch. Date un'occhiata alle nostre stampe qui; non resterete delusi.  :)

P.S. Qui potete leggere di più sull'approccio di Beksiński alla musica e all'arte!