Gli stivatori ad Arles by Vincent van Gogh - 1888 - 54 x 65 cm Gli stivatori ad Arles by Vincent van Gogh - 1888 - 54 x 65 cm

Gli stivatori ad Arles

olio su tela • 54 x 65 cm
  • Vincent van Gogh - March 30, 1853 - July 29, 1890 Vincent van Gogh 1888
Quando Vincent van Gogh arrivò ad Arles nel febbraio del 1888 in cerca dell'atmosfera luminosa del meridione francese, rinunciò al metodo impressionista e puntinista in favore di forme più sintetiche e colori più forti. Gli stivatori ad Arles, che evidenzia chiaramente questo cambio stilistico, è realizzato con lunghe e corpose pennellate e contrasti cromatici molto marcati. Mostra una veduta del Rodano durante un tramonto fiammeggiante, nella quale i motivi della composizione - chiaramente influenzati dall'arte giapponese - si stagliano controluce. “Ho visto un magnifico e strano effetto questa sera”, scrisse Vincent a suo fratello Theo da Arles all'inizio dell'agosto 1888. “Una grande barca carica di carbone sul Rodano, attraccata al molo. Vista dall'alto era scintillante e madida; l'acqua era bianco-giallastra e avvolta da una foschia grigio-perla; il cielo era lilla con un accento arancione a occidente; la città, viola. Sulla barca certi poveri uomini di fatica in blu sporco e bianco andavano e venivano portando il carico a terra. Era puro Hokusai".

L'impressione che questa vista ebbe sull'artista lo spinse a raffigurarla di lì a poco in tre dipinti. Il primo, Barche con sabbia, raffigura due barche ormeggiate viste da un'angolazione molto obliqua e dalla prospettiva rialzata, come se fossero osservate da un molo molto alto dal quale degli uomini scaricavano sabbia invece di carbone, in pieno giorno. Successivamente, forse alla fine di agosto, dipinse due tele simili, questa volta ambientate al tramonto: Chiatte di carbone e questi Stivatori ad Arles del Museo Thyssen-Bornemisza. Il punto di vista rialzato del primo dipinto è rimpiazzato da una composizione più vicina al terreno, e la prospettiva forzata da una veduta più frontale. Questo nuovo punto focale gli consentì di ottenere un'ampia atmosfera aranciata nella quale le barche oscure in primo piano e gli edifici sulla sponda opposta risaltavano in controluce. La similitudine fra l'oscurità della sera e il nero del carbone scaricato dalle barche non era casuale. Van Gogh non si accontentava solo delle apparenze, ma si impegnava per ricercare significati e usava il colore per esprimere determinati sentimenti.

Presentiamo l'opera di oggi grazie al Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid. 
 
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P.S. Questo magnifico dipinto non è uno dei più famosi di Van Gogh; leggete riguardo sette sorprendenti opere che non avreste mai immaginato fossero sue!