Coltello da dito by Unknown Artist - ritrovato vicino Maralal nel 1976 - 8.9 x 8.9 x 4.4 cm Coltello da dito by Unknown Artist - ritrovato vicino Maralal nel 1976 - 8.9 x 8.9 x 4.4 cm

Coltello da dito

acciaio • 8.9 x 8.9 x 4.4 cm
  • Unknown Artist Unknown Artist ritrovato vicino Maralal nel 1976

Il 26 febbraio il Museo d’Arte dell’Università dell’Indiana esporrà un’ampia collezione di artefatti provenienti dal Kenya acquistati dal museo lo scorso anno. Con questa collezione il museo della IU si posiziona al primo posto come il primo Museo degli Stati Uniti nella ricerca nelle arti visive tradizionali keniote. Siamo lieti di presentarvi su DailyArt 4 pezzi dalla collezione per le prossime 4 domeniche fino al 28 febbraio. Buon divertimento! Gli uomini turkana erano soliti utilizzare coltelli da dito come armi, attrezzi e ornamenti. Conosciuto anche come anello a lame, questi oggetti erano indossati come ornamenti dalle lame affilate come coltelli. Nonostante l’elegante curva che rendeva l’anello molto accattivante, era usato, soprattutto per ragioni pratiche, per combattere, per spellare gli animali, per tagliare o ripartire la carne, o secondo alcune fonti, come strumento per estrarre i denti. Oltre ai coltelli da dito, gli uomini Turkana portavano anche altre tipologie di gioielli letali come braccialetti a lame o coltelli da polso, i quali erano realizzati in acciaio o con dischi di ferro e con i bordi esterni molto affilati. Sia i coltelli da dito che quelli da polso furono banditi durante l’epoca coloniale inglese al fine di mantenere la pace fra i Turkana, i quali avevano la reputazione di essere dei lottatori accaniti non solo con gli altri gruppi etnici, ma anche fra di loro. I coltelli da dito così come altri oggetti provenienti dall’Africa furono considerati per molto tempo non degni di essere esposti in molti musei. Tuttavia, l’esposizione del 1972 a New York sull’Arte Decorativa e d’Arredamento Africana presso il Museo d’Arte Moderna curata da Roy Sieber e accompagnata dal catalogo portante lo stesso nome, innescò un grande movimento di riconoscimento verso le Arti decorative Africane. Inoltre molte forme di gioielli africani hanno le stesse forme audaci che troviamo nelle sculture occidentali apprezzate da molti collezionisti d’Arte contemporanea.