Luisa Casati by Kees Van Dongen - 1920 circa collezione privata Luisa Casati by Kees Van Dongen - 1920 circa collezione privata

Luisa Casati

Affresco •
  • Kees Van Dongen - 26 gennaio 1877 - 28 maggio 1968 Kees Van Dongen 1920 circa

In questo dipinto Kees van Dongen usa la sua tecnica delle figure allungate, con occhi grandi e colori tanto sgargianti quanto mistici. Essendo un famoso ritrattista di ricche e moderne fanciulle e di signore dell’alta società, van Dongen commentò una volta: “L’elemento essenziale è allungare la donna e renderla magra e slanciata. Fatto questo, ci resta solo da ingrandire i suoi gioielli. Ne sarà estasiata”. Guardate la composizione, come Luisa viene messa in fondo a sinistra, invece che nella solita posizione centrale, comune nei ritratti, ed è interessante notare come lei si collochi di schiena agli spettatori, coinvolgendoli ancora di più nella scena. La sua figura è allungata, le sue mani sono magre, il girovita è sottile e la pelle verdastra, di quella tonalità di verde caratteristica dell’assenzio. La collana di perle, le scarpe rosse a tacco alto e lo scialle sottile e leggero qui servono da contorno alla figura mistica, sensuale e incantevole, con il suo modo decadente e d’avanguardia, che ancora oggi è così attraente. Luisa Casati era un’eccentrica ereditiera italiana, musa e patrona delle arti nell’Europa degli inizi del 1900. Mentre il concetto di dandy si allargava anche alle donne, la marchesa Casati già ne rappresentava il più grande esempio femminile, e diceva: "Io voglio essere un’opera d’arte vivente”. Noi abbiamo già presentato il suo ritratto realizzato da G. Boldini – potete trovarlo nell’archivio di DailyArt.