Uomo con l’anello

Uomo con l’anello è un piccolo ritratto di un non meglio identificato uomo, realizzato in olio su legno, dal pittore olandese Jan van Eyck, appartenente alla corrente dei primitivi fiamminghi. Il dipinto fu commissionato e realizzato attorno al 1430. Contiene vari elementi tipici dei ritratti secolari di van Eyck, come ad esempio la testa leggermente più grande del normale, sfondo scuro e piatto, attenzione maniacale ai piccoli dettagli del viso dell’uomo, e trucchi illusionistici. Gli artisti non usavano dare nomi alle loro opere durante il periodo del Rinascimento fiammingo, e come per ogni ritratto del quale l’identità del soggetto è andata smarrita, il dipinto ha avuto diversi titoli nel corso degli anni. A lungo si è pensato che l’anello che l’uomo tiene nella mano destra fosse indicativo della sua professione di gioielliere o orafo, e dunque il dipinto per lungo tempo fu intitolato con nomi che erano varianti di questi due. Più recentemente, invece, l’anello è stato interpretato come emblema di fidanzamento, e i titoli attribuiti dai vari studiosi d’arte e dalle varie pubblicazioni si sono concentrati più sul tipo di copricapo indossato dal soggetto. Il dipinto fu attribuito a van Eyck alla fine dell’Ottocento, ma la questione è stata dibattuta a lungo da molti studiosi d’arte fino a che un restauro del 1991 con fotografia ad infrarossi ha rivelato uno schizzo preparatorio sottostante e un metodo di utilizzo della pittura ad olio inequivocabilmente caratteristici di van Eyck.