Questo precoce oggetto preconfezionato (un oggetto trovato, leggermente modificato) fu creato un anno prima che Man Ray partisse per la Francia. L'influenza di Marcel Duchamp ed il suo intervento sono ben visibili in questo oggetto dada, in cui una macchina da cucire è avvolta in una coperta militare e legata con una corda. Il titolo deriva dal poeta francese Isidore Ducasse (1846-70) e l'immagine deriva da una citazione del suo libro I canti di Maldoror (1869): "Bello come l'incontro fortuito su un tavolo di dissezione di una macchina da cucire e di un ombrello!" Gli effetti fortuiti erano importanti per i dadaisti e l'opera ha molto di quello spirito, ma presagisce anche l'interesse dei surrealisti nel rivelare il potere creativo dell'inconscio. L'opera originaria fu fatta e disfatta dopo che venne scattata la fotografia. Ray non rivelò l'"enigma" sotto il feltro ed intendeva la fotografia come un indovinello da risolvere tramite il titolo che ne forniva un valido indizio al pubblico.




L'enigma di Isidore Ducasse
Macchina da cucire, lana e corda • 355 × 605 × 335 mm