Senza titolo by Congo  - 1958 collezione privata Senza titolo by Congo  - 1958 collezione privata

Senza titolo

Olio su tela •
  • Congo - 1954 - 1964 Congo 1958

Prima che iniziate a leggerne la descrizione, aprite l'immagine del dipinto e questa volta ammiratelo con estrema attenzione. Qual è stata la vostra reazione? Lo stile è stato definito “impressionismo astratto lirico”. È un dipinto piuttosto straordinario: complesso ma primitivo, impulsivo ma armonioso, divertente ma accattivante. Non c'è da sorprendersi che l'artista sia stato incluso in un'asta accanto a dei Renoir e dei Warhol. Tre delle sue opere vennero vendute per 26.000 dollari americani, mentre quelle degli altri artisti non vennero comprate. Per di più, Congo, il pittore, riuscì in questa impresa prima di morire (ovviamente non prima, perché i morti non sanno dipingere...) all'età di dieci anni. Sì, prima di compiere undici anni creò opere che vennero esposte vicino a quelle di maestri riconosciuti! Non so quanti anni abbiate, ma voi cosa facevate quando avevate l'età di Congo?

La cosa spaventosa è che (sì, ho più o meno mentito) egli morì all'età di dieci anni, ma non era una “persona”. Congo era uno scimpanzé (che vi aspettavate, uno zombie?), e iniziò a dipingere all'età di due anni, dopo che Desmond Morris, zoologo e autore del famoso libro La scimmia nuda, gli ebbe offerto una matita. Presto non solo diventò dipendente del disegno, ma mostrò anche un talento innato. Se Morris scarabocchiava qualcosa su un lato di un foglio, Congo bilanciava la composizione schizzando qualcosa sull'altro lato. Se si aggiungeva un colore da una parte, lui l'avrebbe usato anche nell'altra; rivelò così una comprensione della simmetria e dell'equilibrio. Se pensate che le persone riescono a confondere questi pattern con qualche tipo di tendenza artistica (chiaramente impossibile da possedere per qualcuno all'infuori della specie umana), ragionate su questa cosa: Congo lavorava concentrato su un'opera, e se qualcuno tentava di togliergli un dipinto che considerava incompleto, egli iniziava a urlare e a perdere le staffe. Se gli veniva posto davanti un pezzo che lui considerava completo, nonostante ci fosse qualcuno che cercasse di convincerlo del contrario egli si rifiutava di fare delle aggiunte.

La mia domanda è: ciò non rivela una sorta di consapevolezza nella sua opera? L'arte è una prerogativa degli umani? Perché? 

- Artur Deus Dionisio