Il banchetto di Venere by Peter Paul Rubens - ca. 1636/37 - 350 x 217 cm Kunsthistorisches Museum Il banchetto di Venere by Peter Paul Rubens - ca. 1636/37 - 350 x 217 cm Kunsthistorisches Museum

Il banchetto di Venere

Olio su tela • 350 x 217 cm
  • Peter Paul Rubens - 28 giugno 1577 - 30 maggio 1640 Peter Paul Rubens ca. 1636/37

Possiamo notare una forte influenza della corrente umanistica in quest’opera. Essa cerca infatti di celebrare il potere dell’amore ed è ispirata a due fonti letterarie. Una consiste nella descrizione di un dipinto greco andato perduto che raffigurava delle ninfe mentre decoravano una statua di Afrodite, la Dea della bellezza e dell’amore, circondate da Cupidi alati. Nel 1518 questa descrizione letteraria ispirò Tiziano, il quale era l’idolo di Rubens nonché sua fonte d’ispirazione, a eseguire un famoso quadro che fu in seguito riprodotto da Rubens stesso. La seconda fonte di ispirazione proviene direttamente dall’interesse di Rubens in tutto ciò che riguardava l’archeologia e l’antiquariato, interessi che lo portarono a studiare i “Fasti di Ovidio”, nei quali il poeta classico descrive il banchetto romano di Venere Verticordia, durante il quale le donne del Lazio offrivano sacrifici alla Dea Venere (ad esempio bambole, specchi e pettini) affinché le proteggesse da incontrollabili desideri. La cerimonia richiedeva inoltre le abluzioni rituali sia dei partecipanti che delle statue della Dea. Rubens rende così omaggio a Tiziano e in particolar modo al periodo più avanzato dell’artista grazie a gesti liberi e sinuosi e ad una ricca gamma di colori. Tuttavia, la sensazione di una reale presenza fisica così come l'elogio ad un’antichità classica qui rinata, rappresentano il contributo personale di Rubens.

Nel mese di ottobre 2017, il Kunsthistorisches Museum ha esposto una grande quantità di lavori di Rubens. E stiamo condividendo questo con voi non solo perché è stato un evento d’arte molto importante ma anche perché stiamo preparando qualcosa di speciale con… più informazioni presto! :)