

Jan van Eyck
Jan van Eyck è stato fra i primi pittori dei Paesi Bassi attivo a Bruges e uno dei più significativi artisti del Rinascimento settentrionale del XV secolo. I pochi documenti sopravvissuti della sua prima infanzia indicano che nacque fra il 1380 e il 1390, molto probabilmente a Maaseik. Prese impiego all'Aia come pittore e valletto di camera presso Giovanni III lo Spietato, sovrano d'Olanda e d'Hainaut all'Aia intorno al 1422, quando era già un maestro pittore con assistenti di bottega. Dopo la morte di Giovanni nel 1425 fu impiegato a Lille come pittore di corte di Filippo il Buono, duca di Borgogna, fino al 1429 prima di trasferirsi a Bruges, dove visse fino alla sua morte. Era molto apprezzato da Filippo e intraprese una serie di visite diplomatiche all'estero, tra cui una a Lisbona nel 1428 per esplorare la possibilità di un contratto di matrimonio tra il duca e Isabella di Portogallo. A parte la Pala di Gand e le miniature di "Le ore di Torino", gli sono attribuiti con buona certezza una ventina di dipinti superstiti, tutti datati tra il 1432 e il 1439. Dieci, tra cui la "Pala di Gand", sono datati e firmati con un variazione del suo motto, ALS IK KAN (come (Eyck) posso) sempre scritto in caratteri greci, un gioco di parole sul suo nome. Van Eyck dipinse soggetti sia laici che religiosi, comprese pale d'altare, figure religiose su pannello singolo e ritratti commissione. Oltre a pannelli singoli, dittici, trittici e pannelli polittici. Fu ben pagato da Filippo, che voleva che il pittore fosse sicuro finanziariamente, avesse libertà artistica e potesse dipingere "ogni volta che voleva". Il lavoro di Van Eyck proviene dallo stile gotico internazionale, ma presto lo superò, in parte attraverso una maggiore enfasi sul naturalismo e il realismo. Tramite i suoi sviluppi nell'uso della pittura ad olio egli raggiunse un nuovo livello di virtuosismo. Van Eyck fu molto influente e le sue tecniche e il suo stile furono adottati e perfezionati dai primi pittori olandesi.