Venere e Adone by Tiziano Vecellio - circa 1555 - 1560 - 160 × 196,5 cm Venere e Adone by Tiziano Vecellio - circa 1555 - 1560 - 160 × 196,5 cm

Venere e Adone

olio su tela • 160 × 196,5 cm
  • Tiziano Vecellio - c. 1488/1490 - 27 Agosto, 1576 Tiziano Vecellio circa 1555 - 1560
La dea Venere sta cercando di trattenere il suo amante Adone dall'andare a caccia. Si avvinghia a lui, lo implora di non andare, ma Adone la guarda, dall'alto, impassibile. I suoi cani tirano i loro collari, facendo eco della sua impazienza, come Ovidio descrive dettagliatamente nella tragica storia d'amore riportata nelle Metamorfosi. Cupido dorme sullo sfondo, a simboleggiare la resistenza di Adone alle suppliche di Venere, come dimostrano anche le sue frecce appese a un albero, inutilizzate. La storia si conclude tragicamente; durante la caccia il mortale Adone viene fatalmente trafitto da un cinghiale selvatico.
Le pennellate sciolte ed energiche di Tiziano danno al quadro un senso di spontaneità e movimento. In alcune aree l'artista ha addirittura dipinto con le sue stesse dita, come si può vedere sul braccio di Adone. Il dinamismo della composizione si scatena dalla torsione causata dalla goffa posizione di Venere, posizione ispirata da un antico rilievo scultoreo. Tiziano usò colori ricchi, sottolineature brillanti e un paesaggio rigoglioso per creare l'animo intenso ed evicativo del dipinto. L'opera appartiene oggi alla collezione del Museo J. Paul Getty - e agosto è il mese del Museo J. Paul Getty su DailyArt. Spero che vi sia piaciuto!